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martedì 14 dicembre 2010

Il tecnico sereno dopo le parole di Moratti: "Stanno lavorando tutti al cento per cento. Dopo aver visto Milito fare gol in allenamento sono convinto delle nostre capacità". E sul Seongnam: "Avversario difficile, adesso conta solo quella partita, non la finale"

ABU DHABI, 14 dicembre 2010 - Sarà per quel "non scherziamo" morattiano riguardo al suo esonero, sarà perché ha ritrovato gran parte della rosa, ma Rafa Benitez è tornato tranquillo. Non che abbia mai mostrato eccessi di nervosismo, o abbia esternato alla Mourinho, ma dopo qualche rivendicazione d’orgoglio per il suo lavoro, alla vigilia delle semifinale coi coreani è tornato al basso profilo, e alla fiducia incondizionata nei suoi. Gli avversari del Seongnam? "Sono difficili, ma se l’Inter fa l’Inter, sa che può vincere".
CONTA IL PRESENTE — I nerazzurri ovviamente partono favoriti, ma c’è quella difficile gestione fra semifinale e finale. Dentro la formazione migliore, senza pensare al futuro, o riservare qualche energia per la finale? Benitez non ha dubbi: "Per noi la partita più importante è la prima, domani ci sarà in campo la miglior squadra possibile per vincere questa. Poi se vinciamo pensiamo alla prossima".
"siamo forti" — In casa Inter si respira un clima diverso rispetto alle ultime uscite, merito di un gruppo ritornato numeroso: "Sono molto contento che ci siano tutti perché ho la possibilità di fare una scelta diversa se voglio. Stanno lavorando tutti al cento per cento, la preparazione fin qui è stata positiva". Può fare scelte diverse, ma dovrebbe confermare il 4-2-3-1, con la possibilità di scegliere gli uomini, specie dietro e a centrocampo. Davanti, invece, c’è qualcosa che lo fa star sereno: "Dopo aver visto Milito fare gol in allenamento sono convinto che siamo forti".
"niente italia-corea" — Le incognite riguardano i ricordi del passato, quello delle nazionali e di Italia-Corea del Sud. Benitez li chiude subito: "I paralleli con Italia-Corea non esistono, noi parliamo dell’Inter e siamo convinti che possiamo vincere". E poi c’è il passato recente, quello dell’Inter, ma la spiegazione era nelle teste dei giocatori, già qui ad Abu Dhabi: "La squadra pensava a vincere ogni partita che abbiamo giocato, certo questo è un appuntamento che rimane in testa, a cui tutti teniamo molto".

"avversari temibili" — I sudcoreani sono una mezza incognita, nonostante le cassette e la partita visionata dal vivo. Il tecnico spagnolo si è comunque fatto un’idea: "Il Seongnam è una squadra che ha una buona organizzazione, qualità, intensità, che sa cosa fare quando ha la palla ed è ben piazzata quando è senza. Avversario difficile, ma noi possiamo vincere".
parla milito — La palla, o meglio il microfono, passa poi a Milito: "Io sto bene, è da una settimana che mi alleno col gruppo. Siamo preparati e con la voglia di fare una bella partita domani. Questa è una competizione unica, non sai quando puoi giocarla la prossima volta". L’uomo che ha segnato in tutti i momenti cruciali del triplete rinuncerebbe anche alla gioia personale: "Qui l’importante è vincere, non importa chi segna. Se riesco a fare gol meglio, ma qui voglio solo vincere".

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