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venerdì 10 dicembre 2010

Materazzi, la pace con Zidane e una scarpata a Balotelli

Marco Materazzi, 37 anni, firma autografi a Milano. LaPresse 
MILANO, 9 dicembre 2010 - "L'incontro con Zidane? C'è stato". Ad assicurarlo è Marco Materazzi, il difensore nerazzurro che al francese ha legato per sempre il proprio nome nel Mondiale 2006. Dal 4 novembre, giorno in cui i due si erano incrociati all'hotel Melià di Milano, si attendevano i particolari ed eccoli. "Stavo uscendo dall'albergo - racconta Materazzi - quando qualcuno cercò di fermarmi: c'è un problema, mi dissero, c'è Zidane che sta parcheggiando proprio a fianco della tua auto. Risposi che non vedevo dov'era il problema; uscii, mi trovai di fronte a Zidane e sfruttai l'occasione per dirgli delle cose, cose che sappiamo io e lui, che restano tra noi. Diciamo che sono stato io a parlare di più e quando lui alla fine mi ha allungato la mano, io l'ho tenuta stretta e non l'ho mollata fino a che non mi ha guardato bene in faccia. Era quello che volevo. È andata così, per me è stato bello: per lui non so".
QUASI ROSSONERO — La risposta è contenuta in un'intervista che andrà in onda domani su Premium Calcio alle ore 21 all'interno di La tribù del calcio. "Nella stagione 2005-2006 fui molto vicino a finire al Milan - rivela ancora il difensore nerazzurro -. Mancini non mi vedeva, voleva che me ne andassi: c'era anche il Villarreal che mi cercava, mentre a me premeva soprattutto andare a giocare per guadagnarmi il Mondiale. Non ho problemi ad ammetterlo: fui vicinissimo a firmare col Milan, poi però parlai con Lippi, il c.t. mi disse di non preoccuparmi, che un posto tra i 23 me l'avrebbe dato comunque e quel colloquio fu la mia fortuna. Decisi di restare dove il cuore mi diceva di stare, Lippi mantenne la promessa, mi portò in Germania e poi quel che successe lo sapete".

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