Il tecnico del Napoli: «Forse ho sbagliato a non cambiare più uomini. Comunque è una sconfitta che ci può stare, non siamo una macchina. Partite così ci servono per crescere ancora»
VERONA, 2 febbraio - Una serata da dimenticare per il Napoli, superato nettamente da un Chievo autore di una prestazione da incorniciare. A fine partita è molto amareggiato Mazzarri: «Una partita brutta da parte nostra, abbiamo pagato la sesta partita di fila ad alto livello. C'è stato un tonfo di molti nostri giocatori che sono scesi in campo. E' una sconfitta che ci può stare, non siamo una macchina. Ci serve da lezione, non dobbiamo mai perdere l'umilità. Partite così ci servono per crescere ancora. Contro un Chievo che l'ha messa sul piano agonistico, abbiamo perso molti duelli. Moscardelli ha fatto un eurogol, sfruttando una situazione di gioco che noi non siamo riusciti a fronteggiare».
MEA CULPA - Mazzarri poi ammette di essersi pentito di alcune scelte fatte: «Onestamente dovevo fare come con il Lecce, quando ho cambiato nove uomini su undici. Dovevo fare il pazzo, anche se poteva andare male lo stesso. Ho fatto riposare Maggio, Pazienza e Aronica e paradossalmente loro oggi hanno giocato al di sotto delle loro possibilità».
IL PAREGGIO - Chiusura sulla classifica: «Era un'occasione ghiotta per noi, ma non guardiamo la classifica. Poteva essere un segno di maturità portare a casa un pareggio, ma il nostro dover pensare sempre ai tre punti ci porta a commettere alcune ingenuità».
ARONICA - Deluso a fine partita anche Aronica: «Ci hanno dato una bella lezione il Chievo ha meritato questa vittoria, ci è stato superiore in tutto. Bisogna pensare anche in positivo e allora dico che questa sconfitta potrebbe farci bene, potrebbe farci ritrovare quella umiltà che ci è mancata a Verona. Dobbiamo velocemente voltare pagina e riprenderci già dalla partita di domenica con il Cesena. Il nostro obiettivo è quello di finire tra le prime quattro. Credo si tratti di un grande traguardo e questo gruppo ha comunque le carte in regola per conquistarlo».
MEA CULPA - Mazzarri poi ammette di essersi pentito di alcune scelte fatte: «Onestamente dovevo fare come con il Lecce, quando ho cambiato nove uomini su undici. Dovevo fare il pazzo, anche se poteva andare male lo stesso. Ho fatto riposare Maggio, Pazienza e Aronica e paradossalmente loro oggi hanno giocato al di sotto delle loro possibilità».
IL PAREGGIO - Chiusura sulla classifica: «Era un'occasione ghiotta per noi, ma non guardiamo la classifica. Poteva essere un segno di maturità portare a casa un pareggio, ma il nostro dover pensare sempre ai tre punti ci porta a commettere alcune ingenuità».
ARONICA - Deluso a fine partita anche Aronica: «Ci hanno dato una bella lezione il Chievo ha meritato questa vittoria, ci è stato superiore in tutto. Bisogna pensare anche in positivo e allora dico che questa sconfitta potrebbe farci bene, potrebbe farci ritrovare quella umiltà che ci è mancata a Verona. Dobbiamo velocemente voltare pagina e riprenderci già dalla partita di domenica con il Cesena. Il nostro obiettivo è quello di finire tra le prime quattro. Credo si tratti di un grande traguardo e questo gruppo ha comunque le carte in regola per conquistarlo».
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