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venerdì 7 gennaio 2011

Bigon: «Inler al Napoli? Se son rose fioriranno»

  • NAPOLI, 7 gennaio - Nessun dramma in casa Napoli dopo la sconfitta con l'Inter. La squadra di Mazzarri ha voglia di ripartire subito in vista della sfida con la Juve che domenica riempirà il San Paolo. A fare il punto in casa azzurra è stato oggi il ds Riccardo Bigon, che a Radio Marte ha illustrato anche le strategie di mercato.

    INTER - «Non possiamo parlare di dramma dopo una sconfitta contro la squadra più forte del mondo. Tra l'altro con il cambio di allenatore hanno ritrovato entusiasmo e forza. A San Siro poi sono temibili. Secondo me la prestazione è stata positiva. Abbiamo cominciato male, ma siamo riusciti a raddrizzarla e nel primo tempo siamo stati superiori all'Inter. Poi dopo il terzo gol, era difficile tentare la rimonta. Loro sono esperti e nascondono bene la palla».
    JUVE - «Non cambia nulla dei nostri programmi. Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo, ovviamente sarà difficile sempre migliorare. Non dimentichiamo che noi vogliamo crescere sia in Italia e in Europa e ci stiamo riuscendo. Siamo fiduciosi e vogliamo ripartire già da domenica con la Juventus. Sarà una partita ricca di significati, entrambe le squadre vogliono riscattarsi. Siamo ambiziose, è un vero e proprio scontro diretto. Saremo all'altezza, la presenza massiccia del pubblico è un grande orgoglio».

    QUAGLIARELLA - «Già ieri ho provato a chiamarlo e ho parlato con Bozzo. Speravo che l'infortunio non fosse grave, faccio i migliori auguri a lui, il calcio italiano perde un protagonista. Sicuramente supererà anche questa».
    MERCATO - «A livello generale, non è stato fatto quasi nulla, a parte Cassano che era già fermo da due mesi, e l'acquisto di Ranocchia da parte dell'Inter che era forzato dopo l'infortunio di Samuel. Per il resto, si parla tanto. Per quanto riguarda il Napoli, faccio una breve premessa. Questa è la finestra di riparazione e serve per riparare alcuni errori. Nel nostro caso non ce ne sono stati, la rosa sta rispondendo oltre le aspettative. Non c'è da fare tantissimo, voglio dare a questi ragazzi i giusti meriti che si sono guadagnati. Hanno portato il Napoli in alto».

    IL DIFENSORE MANCINO - «Siamo molto attenti allo studio delle caratteristiche dei giocatori in base al modulo e alle richieste di un allenatore. Non dobbiamo cercare per forza nomi esotici, in questo momento numericamente siamo coperti, quindi dobbiamo prendere calciatori migliori rispetto a qualcuno che già c'è e magari gioca meno. Vogliamo un gruppo che vuole fortemente restare. Questa è la nostra politica. Poi chiuderemo le operazioni che ci garantiscono un miglioramento. Conviene mettere uno o due tasselli che ci consentono il salto di qualità».

    INLER - «L'ho letto sui giornali. Nel caso specifico, posso dire che c'è stata una chiacchierata da parte dell'Udinese nei nostri confronti per sondare il nostro interessamento, ma questo non significa che l'operazione è già conclusa. L'Udinese ha voluto capire le intenzioni del Napoli: se una parte viene a proporre un'idea, le parti poi devono trovarsi d'accordo. Non è una trattativa in stato avanzato, ci sono ottimi rapporti, se son rose fioriranno e vedremo cosa viene fuori. I tempi? Non li posso certo dettare io, dipende anche dalle altre società. Non vanno affrettati, restare tranquilli e sereni è meglio che andare a spada tratta».
    DUMITRU E LUCARELLI - «Stiamo organizzando una serie di partite per Lucarelli che giocherà anche la Primavera per valutare la crescita. Dumitru? Se lo mandiamo a giocare da un'altra parte, arriverebbe comunque una riserva di Cavani e Lavezzi. Non sarebbe certo un protagonista».

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