Il tecnico della Fiorentina dopo la vittoria sul Brescia: «Io non mollo. Me ne andrei solo se fosse la società a chiedermelo»
FIRENZE, 9 gennaio - «Io non mi dimetterò mai, io non mollo. Me ne andrei solo se fosse la società a chiedermelo». Risponde così Sinisa Mihajlovic ai primi cori di contestazione nei suoi confronti (con la squadra sotto di due gol) e al termine di una partita in cui sia lui che la Fiorentina hanno rischiato grosso. «Mi dispiace solo per i cori contro il presidente, per il resto la contestazione è giusta. Comunque ai miei ragazzi ho chiesto di non pensare ai fischi, di crederci. Ho cambiato modulo provando a recuperare la partita e alla fine ce l'abbiamo fatta».
Mihajlovic ha poi parlato della classifica: «La Fiorentina non è abituata a trovarsi lontana dalle posizioni che contano, anche per questo c'è un pò di tensione. Dobbiamo migliorare nel gioco e sotto questo aspetto e continuare a credere di poter recuperare».
Spinta caratteriale di Mihajlovic sottolineata anche da Gamberini: «È una vittoria che il mister si merita, lo abbiamo abbracciato dopo il pareggio e dopo il gol del 3-2. Ci ha trasmesso il carattere che ci è servito per rimontare». E Santana ha aggiunto: «Speriamo che sia la vittoria della svolta».
Mihajlovic ha poi parlato della classifica: «La Fiorentina non è abituata a trovarsi lontana dalle posizioni che contano, anche per questo c'è un pò di tensione. Dobbiamo migliorare nel gioco e sotto questo aspetto e continuare a credere di poter recuperare».
Spinta caratteriale di Mihajlovic sottolineata anche da Gamberini: «È una vittoria che il mister si merita, lo abbiamo abbracciato dopo il pareggio e dopo il gol del 3-2. Ci ha trasmesso il carattere che ci è servito per rimontare». E Santana ha aggiunto: «Speriamo che sia la vittoria della svolta».
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