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lunedì 24 gennaio 2011

Pozzo blinda Sanchez «Almeno fino a giugno»

Il patron: «Con quella di Zaccheroni, che arrivò terza, è la più bella Udinese degli ultimi 25 anni. Anche Di Natale resta con noi. La vittoria sull'Inter uno spot per il calcio»
ROMA, 24 gennaio «Con quella di Zaccheroni, che arrivò terza, è la più bella Udinese degli ultimi 25 anni». Giampaolo Pozzo, patron dal club friulano, («non sono più presidente da 23 anni»), ospite di 'Radio anch'io lo Sport', si stropiccia gli occhi per essere certo di non vivere un sogno. L'Udinese che ha costretto Leonardo alla prima sconfitta «è stata uno spot per il calcio. Ma sono 5-6 partite che giochiamo davvero bene. L'Inter resta la squadra campione del mondo, solidissima e con una gran centrocampo. Però ieri ho visto un'Udinese strepitosa, incontenibile, divertente. Come con il Milan. Quel 4-4, ai rossoneri che subiscono così poco, dimostra quanto sia difficile per le difese avversarie prenderci le misure». Nella sua pragmaticità, Pozzo invita a godersi il momento senza esaltarsi, «andando avanti alla giornata, ora sono contento così».
DI NATALE - Totò Di natale come Zico? L'attaccante napoletano ieri ha battuto un gran punizione «ed in effetti ora sono in dubbio su chi sia il migliore». Totò «sta crescendo tecnicamente ogni anno di più».
SANCHEZ - Ed anche lui, come l'altro gioiello, il cileno Alexis Sanchez, è "blindato". Quest'ultimo «sicuramente fino a giugno», Di Natale anche oltre: «Ha ripetuto che vuole finire la carriera qui. A Udine nessuno è prigioniero, se fino ad oggi è rimasto lo ha fatto per una scelta spontanea».
GUIDOLIN - Oggi osannato, Francesco Guidolin era traballante ad inizio campionato, dopo quattro ko consecutivi: «Con un punto in cinque partite era dura, ma conoscendolo e sapendo come lavora non avevo dubbi - ha assicurato Pozzo -. Poi ci sono state circostanze sfortunate: con il Bologna abbiamo perso una partita che strameritavamo di vincere. Però si vedeva che il lavoro era egregio e mancavano solo i risultati».
MERCATO - Le sirene del mercato cantano anche per il tecnico? «Ha un contratto di due anni e spero di poter portare avanti con lui questo progetto. Mi auguro non ci siano 'disturbì esterni». Sanchez e Di Natale non si toccano, ha ripetuto Pozzo: «Ha detto bene mio figlio, 'ora siamo chiusi per ferie', non succede nulla fino a fine campionato». Per Sanchez «spero di tenere duro ancora almeno un annetto. Speriamo che la crisi ci consenta di ritardare l'uscita di certi campioni. È ancora tanto giovane. Ora vediamo come vanno i risultati. A gennaio è blindato». Anche perchè «i ragazzi vedono che c'è l'occasione di fare qualche cosa di importante. Non credo che in questo momento qualcuno voglia lasciare la società. L'Europa già la conosciamo, se potremo tornarci saremo felici, ma, ripeto, viviamo alla giornata». Però anche con l'Inter c'era poco pubblico al Friuli: «Il problema è che le televisioni hanno sovrastato la funzione dello stadio. In più il nostro è davvero poco ospitale, in inverno c'è gran freddo e tanta pioggia. Stiamo lavorando per renderlo più raccolto, coperto ed adatto al calcio».

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