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mercoledì 26 gennaio 2011

La Juve pensa a Cissé Oggi arriva Barzagli

 
Il club non vuole sperperare soldi e cerca una soluzione per rinforzare l’attacco. Tentativo per il francese del Panathinaikos: i bianconeri chiedono il prestito 
TORINO, 26 gennaio - Non vuole fare salti nel buio, la Juventus. Né sperperare sol­di. Che non sono tanti, come è sem­pre stato detto. Il passivo di 11,5 mi­lioni con cui si è chiuso l'ultimo bi­lancio esige il massimo rispetto dei conti. E, se investimento deve esse­re in questo mercato, deve essere certo di andare a buon fine: altri­menti, meglio limitarsi a qualche operazione di maquillage e riman­dare all'estate i colpi veri che do­vranno rifondare la squadra soprat­tutto in attacco. Dove è chiaro a tut­ti che la Juventus procederà a una vera rivoluzione, dal momento che l'attuale stagione sta dimostrando l'inadeguatezza di Amauri e la poca affi­dabilità di Iaquinta: si ripartirà insomma da Quagliarella, pro­babilmente da Toni e da Del Piero, con un altro vero bomber da affiancare loro che sia in grado di garan­tire una ventina di gol sicuri. Diffi­cilmente allora l'operazione sarà fat­tibile in questi ultimi giorni di gen­naio, pur se è meglio non dare nulla per scontato. I nomi sono sempre quelli, monitorati e tenuti d'occhio ma con la consapevolezza che la strada rimane zeppa di incognite e difficoltà: «La realtà è che noi avremmo bisogno di un giocatore su­bito pronto che ci facesse fare un sal­to di qualità - è il pensiero di Marot­ta - Non abbiamo molto tempo per aspettare che l'eventuale nuovo arri­vato si ambienti per poi dare il suo contributo». Come dire che l'identi­kit perfetto sarebbe un italiano: dal momento che le trattative in questo senso sono in stallo «tanto vale re­cuperare quei giocatori che abbia­mo e che fino adesso per un motivo o per l'altro non sono riusciti a ren­dere come ci si era augurato. Sareb­be bastato poco per avere una clas­sifica decisamente migliore fin da adesso: abbiamo perso quattro par­tite,una sola in più del Milan, ma gli otto pareggi ottenuti finora ci hanno tagliato un po' le gambe. Con un paio di vittorie in più, magari con scarto minimo, tutti gli scenari sa­rebbero diversi». Senza la zampata di un attaccante vero, diventa in­somma difficile ma - per dirla con Del Neri - bisogna arrangiarsi conquello che passa il convento.
CISSE’ - Volendo provare ad andare sul sicuro, sempre con la formula del prestito fino a fine anno con ri­scatto fissato per l'estate, la Juven­tus si è anche informata su Djibril Cissé, 29enne attaccante francese di origini ivoriane oggi al Panathinaikos con cui lo scorso anno ha vinto campionato e Coppa di Grecia. Da quelle parti ha fatto faville: 23 gol in 27 presenze l'anno scor­so, 17 in 18 quest'an­no. Ma Cissé è uno che la palla l'ha sempre buttata den­tro, prima con l'Auxerre, poi con il Liverpool - con cui ha vinto anche una Champions League - poi con il Marsiglia e il Sunderland prima di sbarcare ad Atene. Combattente ve­ro, capace di giocare sia da prima che da seconda punta, ha il contrat­to in scadenza nel 2013 e costerebbe una decina di milioni: avendo gran­de esperienza dei maggiori campio­ni europei, non accuserebbe alcuna crisi di rigetto e potrebbe essere in­somma una bella scommessa con ri­dotto margine di rischio. Su di lui ha messo gli occhi anche il Wolfsburg orfano di Dzeko: al 'Pana' sono di­sposti ad ascoltare e la Juve, che non perde del tutto d'occhio i vari Hun­telaar, Luis Fabiano e Forlan, medi­ta. Intanto, oggi sarà il giorno di An­drea Barzagli: visite mediche e fir­ma del contratto (biennale) per il di­fensore proveniente dal Wolfsburg.

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