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mercoledì 26 gennaio 2011

Mazzarri: Io sto con Cavani Il Napoli non si pone limiti


Il tecnico azzurro alla vigilia della sfida di Coppa Italia con l'Inter: «Il ruolo di anti-Milan non ci interessa, noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada. Ci stiamo abituando a lottare su tre fronti e vogliamo affrontare tutte le partite al massimo. Cavani ha ragione, è questo il nostro credo. Alla fine tireremo le somme. Ruiz? Se arriva, vuol dire che è stato apprezzato da tutti»
NAPOLI, 25 gennaio - Walter Mazzarri non vuole distrazioni. Chiede al Napoli di rimanere concentrato verso tutti gli obiettivi, perché lui non ha voglia di porsi limiti. Alla vigilia della sfida di Coppa Italia con l'Inter il tecnico scuote così gli azzurri: «Il ruolo di anti-Milan non mi interessa, non facciamoci distrarre. Domani abbiamo una partita importante e affrontiamo una squadra che ha un livello pazzesco. Sono reduci da una sconfitta e avranno la carica giusta, difficilmente sbagliano due partite di fila. Le mie energie sono tutte concentrate su quest’aspetto, serve la prestazione perfetta per superare questo turno».
NESSUN LIMITE - Mazzarri ha perso due anni fa la finale di Coppa Italia con la Samp: «Perdemmo ai rigori, l’ultimo lo sbaglio Campagnaro. Sono molto coerente, questa squadra deve proseguire il suo discorso di crescita anche a livello di mentalità. Ci stiamo abituando a lottare su tre fronti, siamo andati avanti in Europa League, in campionato siamo lì, in Coppa ci proveremo. Vogliamo affrontare tutte le partite al massimo. Domani è un altro test, ci stiamo abituando a giocare ogni tre giorni. E’ fondamentale per la nostra crescita, vogliamo andare oltre. Cavani ieri ha detto che non ci poniamo limiti, è questo il credo del Napoli. Alla fine tireremo le somme e i bilanci. Se fosse per me, vorrei vincere sempre, ogni sconfitta è una pugnalata, sto male fino alla gara successiva».
FORMAZIONE - Sul fronte formazione ci sono ancora dubbi: «Dossena non sta ancora bene causa influenza, altri hanno avuto questi problemi. Ricordate che abbiamo perso 3-1 con l’Inter, in quella partita non si è visto il Napoli che dà tutto al 120%, quindi voglio mandare in campo gli stessi che hanno giocato a San Siro anche per un motivo d’orgoglio. C’è un grande equilibrio, questo campionato non ha partite scontate. I campioni ci sono, è migliorato soltanto nelle formazioni che hanno valori meno importanti ma sopperiscono con l’organizzazione».
COME IL MILAN - Il Napoli vincendo a Bari ha dato prova di sostanza: «A Bari abbiamo mostrato maturità, ma io sono pignolo. Un paio di cose non mi sono piaciute: dobbiamo sempre migliorare. Sull’1-0 abbiamo lasciato qualche spiraglio di troppo ai pugliesi e poi ci portiamo dietro il solito vizietto, dovevamo segnare prima il secondo gol. Comunque la crescita c’è stata, abbiamo fatto tanti progressi, siamo l’unica squadra ad aver conquistato sei vittorie in trasferta assieme al Milan».
RUIZ - In arrivo c'è il difensore spagnolo Ruiz: «Il compleanno di Ruiz? Non lo sapevo, ci penserò nel momento in cui ci sarà l’ufficialità della trattativa. Se arriva, vuol dire che è stato apprezzato da tutti con la speranza che faccia bene come chi sta già qua».
CAVANI E LAVEZZI - A trascinare gli azzurri sono Cavani e Lavezzi: «Il Pocho può fare ancora di più, l’importante è che giochi come ha fatto a Bari. Deve essere concreto e applicare quello che io gli dico. La coppia con Cavani, al momento, è perfetta. Se siamo secondi in classifica, è anche merito loro. E’ fondamentale pure Hamsik, quindi non dimentichiamolo».
I SOGNI - Napoli sogna in grande: «Deve essere benzina nel nostro motore. Comunque la nostra gente è equilibrata, è contenta di sognare, ma è realista. C’è un connubio tra noi e il nostro pubblico, si percepisce pure allo stadio».
SNOB - L’Inter domani affronterà il Napoli con rispetto: «Nessuno ci snobberà più, noi non molliamo mai e possiamo mettere in difficoltà chiunque. Sono convinto che faremo una grande prestazione, poi vedremo il risultato. Se dovesse andar bene, avremmo ancora più forza e convinzione in campionato, altrimenti ci rialzeremo come è già accaduto in passato. Champions e scudetto? Non pronunciamo nessuna di queste due parole e vediamo dove arriviamo».

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