Anche le ultime caselle sono andate al loro posto: ecco il gioiello dell’Espanyol. Bigon e il ds spagnolo Panes assicurano: «Sì, l’accordo è vicino». Ora l’obiettivo è Mascara. E se l’Atalanta alza l’asticella per Barreto, portandola a 10 milioni di euro, pazienza: De Laurentiis cercherà eventualmente un’alternativa
CASTELVOLTURNO, 26 gennaio - Le candeline per la festa dei ventidue anni, le valigie da riempire per mettersi in viaggio verso Napoli, le voci di Barcellona che sembra ormai persa alle spalle, le radio che annunciano «è fatta» , i dirigenti che correggono in «è quasi fatta» e quel volo - prenotato - che resta appeso sino a sera, quando pure l’adrenalina va a nanna, con la maglietta azzurra sotto al cuscino e le stelle da contare lentamente. Sì, Victor Ruiz c’è, e mentre la figura sta per stagliarsi nella calca del san Paolo, con il desiderio matto di osservare da vicino il Napoli e anche l’Inter, s’allunga un’ombra lievissima però per niente inquietante che induce a rinviare la partenza, lasciando libero il posto sul volo Iberia e dirottando le attenzioni sulla sfida di domenica con la Sampdoria, da vivere però da dentro, in tribuna.
BIGON RAGGIANTE - Il giorno di Victor Ruiz è arrivato e, a meno di clamorosissimi ma anche improbabili colpi di scena, il cin-cin per il primo trasferimento della sua giovane esistenza è questo mercoledì 26 gennaio, all’alba di un Napoli-Inter ch’è tutto un programma e che è tutta da osservare, però standosene in poltrona, nella propria casa di Barcellona. Un anno, una storia infinita: e ora che mancano solamente i dettagli, che quel corteggiamento serrato e certificato da decine di relazioni si sta felicemente concludendo, persino Riccardo Bigon, difensivista ad oltranza ma per necessità di ciò che accade negli anfratti del mercato, rompe gli indugi, squarcia il silenzio e quasi tira uno sospirone di sollievo: «Siamo a buon punto» . I dettagli che rappresentano la differenza sono stati affidati a Filippo Fusco, l’avvocato partenopeo travestito da inviato, il collante d’una vicenda nella quale, all’improvviso, c’è finito dentro anche Jesus Datolo, contropartita tecnica da aggiungere all’assegno da sei milioni di euro.
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio oggi in edicola
BIGON RAGGIANTE - Il giorno di Victor Ruiz è arrivato e, a meno di clamorosissimi ma anche improbabili colpi di scena, il cin-cin per il primo trasferimento della sua giovane esistenza è questo mercoledì 26 gennaio, all’alba di un Napoli-Inter ch’è tutto un programma e che è tutta da osservare, però standosene in poltrona, nella propria casa di Barcellona. Un anno, una storia infinita: e ora che mancano solamente i dettagli, che quel corteggiamento serrato e certificato da decine di relazioni si sta felicemente concludendo, persino Riccardo Bigon, difensivista ad oltranza ma per necessità di ciò che accade negli anfratti del mercato, rompe gli indugi, squarcia il silenzio e quasi tira uno sospirone di sollievo: «Siamo a buon punto» . I dettagli che rappresentano la differenza sono stati affidati a Filippo Fusco, l’avvocato partenopeo travestito da inviato, il collante d’una vicenda nella quale, all’improvviso, c’è finito dentro anche Jesus Datolo, contropartita tecnica da aggiungere all’assegno da sei milioni di euro.
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