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mercoledì 26 gennaio 2011

Ganso, il gioiello che sogna Milano

Ha 21 anni e il calcio nel sangue: è la stella del Santos. Ha stregato Milan e Inter, ma c’è mezza Europa in fila. «I campioni del mondo si stanno interessando a me». Un anno fa diceva «Il Manchester? Meglio Milan, Real o Barcellona». Tutti 'impazziti' per lui. Socrates: «Il più grande talento brasiliano degli ultimi 10 anni». La madre adottiva fondamentale
ROMA, 26 gennaio - Il derby, quello di Milano, questa volta si trasferisce a Santos, la cit­tà famosa per la squadra di calcio, perchè lì ci giocò Pelè. Milan e Inter scendono in campo per “giocarsi” Paulo Henrique Ganso, uno dei me­ninos di Vila Belmiro, così sono chia­mati i ragazzini terribili del Santos, un altro dei Pelè, grande o piccolo si vedrà, che il club pau­lista puntualmente riesce a inventare. « Sono ancora infortu­nato e un grande club d'Europa, l'ultimo campione del mondo, si sta interessando a me » ha detto qualche giorno fa Ganso riferendosi ai nerazzurri di Moratti. «Non mi piacerebbe giocare nel Manchester City. Pre­ferisco una grande co­me il Milan, il Real Madrid o il Barcello­na» aveva dichiarato il “menino” un anno fa quando gli inglesi di Mancini si era­no fatti avanti. Ci ha provato poi anche il Lione, 20 milioni di euro, spiccioli, poi rus­si, nemmeno ascoltati, quindi l'elen­co delle grandi: è finito nel mirino di Real Madrid, Barcellona, Juventus, Chelsea, ma adesso c'è il “derby del­la Madonnina” proprio nel momento in cui Ganso si lamenta del Santos, reo di non valorizzarlo. «Lo fa l'Inter - ha aggiunto ancora polemicamente il ventunenne di Ananindeua, citta­dina non lontano da Belem -e non la mia società».Guadagna meno di un terzo rispetto a quello che prende Neymar (66.000 euro al mese contro i 220.000 del compagno), il contratto scade nel 2015, c'è una clausola re­scissoria da 50 milioni di euro, ma adesso vuole di più, proprio nel mo­mento i cui le attenzioni dall'Europa si fanno più pressanti e si avvicina il rientro in campo, previsto entro la fi­ne di febbraio, dopo l'infortunio al gi­nocchio che l'ha tenuto fermo dal 26 agosto scorso. Ronaldo lo vo­leva ai Mondiali, Dun­ga invece l'ha lasciato a casa e per vederlo nella Seleçao è dovuto arrivare Mano Mene­zes, così Ganso - che in portoghese vuol dire oca - ha esordito l'ago­sto scorso contro gli Stati Uniti. E’ il nuovo Zidane, oppure Kaka o anche Guti: i paragoni non si contano, ma su una cosa tutti concor­dano, è un centrocam­pista unico, un nume­ro 10 speciale.
PIÙ FORTE DI ZIDANE - «È il miglior gio­catore che ha prodotto il Brasile ne­gli ultimi dieci anni - ha detto senza la minima ombra di dubbio il dottor Socrates, ex giocatore anche della Fiorentina - il Santos può vendere tutti, ma non Ganso, perchè lui fa giocare la squadra» .Adailson, dopo averlo affrontato l'anno scorso con il Gremio, era senza parole: «È un fenomeno del centrocampo, nella sua posizione è il più forte in Brasile eforse anche in tutto il mondo». E il suo compagno di squadra Neymar? Poche parole, ma sicure: «Diventerà più forte di Zidane». CALCIO NEL SANGUE - Paulo Henrique Chagas de Lima ha compiuto 21 an­ni il 12 ottobre ed è nato da una bre­ve relazione tra un ex calciatore di una piccola squadra, il Remo, dal nome celebre, Amarildo ( solo omoni­mo del grande attaccante che giocò in Italia anche con Milan, Fiorentina e Roma) e una donna che poi era una impiegata della sorella Maria Creuza Tavares, la quale poi, assieme al marito Julio Tavares de Lima ha cre­sciuto il bambino fin dal nascita. Una storia che sia i genitori adottivi che il padre biologico, preferiscono non approfondire, ma Dona Creuza, la mamma adottiva, ha avuto una im­portanza fondamentale nel successo calcistico di Ganso. Fu lei, quando il figlio aveva 15 anni ed era al Paysandu, che disse all'allenatore di non farlo giocare laterale destro, non era il suo ruolo: «Ci parlai e da lì capii­ - ha raccontato Maria Creuza - che era arrivato il momento di cambiare squadra». Dona Creuza ha seguito le partite del figlio fin quando era un bambino, poi fu lei a mandare un dvd con il curriculum di Paulo Henrique al Santos, poi lasciò il marito e altri tre figli a casa e partì con Ganso e il suo sogno di diventare un campione. Arrivata a Santos il 15 agosto del 2005 per i provini, sola col figlio c'è rimasta fino al 2009, quando final­mente è stata raggiunta dal marito, ma ormai il lavoro era stato fatto: Ganso era pronto a spiccare il volo.

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